Visitare il Duomo di Como tra arte e spiritualità
Il Duomo di Como, la Cattedrale di Santa Maria Assunta, è l’edificio religioso principale di Como ed è il riferimento dell’omonima Diocesi ed è praticamente impossibile venire a scoprire le meraviglie di Como senza visitare questa maestosa opera d’arte.
Costruito vicino al lago di Como e alla meravigliosa Piazza Cavour (ora piazza, ma in passato porto di approdo per imbarcazioni che provenivano dall’alto lago) risulta ancora oggi il centro nevralgico per la nostra città. Vicino al duomo sorgono infatti il Broletto, il meraviglioso Teatro Sociale, la ‘casa del fascio’ del Terragni ed è proprio dalla piazza antistante al duomo che si snodano le vie principali dello shopping.
Il Duomo di Como è tutt’oggi riconosciuto come uno dei più importanti monumenti artistici dell’Italia settentrionale. Cenni storici ricordano che una prima cattedrale vicina al lago fu costruita nel IX secolo, per poi essere demolita quando si decise di dar vita alla nuova cattedrale che fu costruita ex-novo a partire dal 1396. La facciata, che inizialmente doveva avere una posizione più arretrata al Broletto, fu realizzata tra il 1447 e il 1489. Il Broletto infatti inizialmente era più ampio e lungo di ben due arcate rispetto a quanto visibile oggi, successivamente sacrificate per far spazio all’ampliamento della cattedrale. Durante gli scavi vennero ritrovate inoltre alcune fondazioni che hanno permesso di capire quanto, la modifica non solo ridusse la larghezza del Broletto, ma in quella posizione era situato il campanile del Duomo, poi distrutto anch’esso per l’ampliamento. Da allora le campane furono poste nella torre civica che però divenne definitivamente il campanile della Cattedrale di Santa Maria Assunta.
I lavori di costruzione terminarono nel 1770 con la cupola ad opera di Filippo Juvara. Nell’ultimo secolo sono stati molti gli interventi a salvaguardia della nostra grande opera d’arte: smog, fulmini e intemperie provano duramente la resistenza della facciata, delle statue e delle stupende decorazioni che tutti i turisti e i fedeli possono ammirare. Nel 1951 Papa Pio XII l’ha nominata ‘basilica minore’.
L’esterno del Duomo di Como: un’opera d’arte a cielo aperto
L’architettura della facciata anticipa la divisione interna e ricorda per molte analogie il duomo di Milano: lo stile è gotico ed è suddiviso verticalmente da quattro lesene decorate con serie di sculture che dividono la facciata stessa in una zona centrale e due laterali. La prima è il portale di ingresso in cui ritroviamo il rosone e ai lati due finestre dalla forma allungata; le parti laterali presentano una porta d’ingresso e una bifora posta al di sopra.
La maggior parte delle sculture sono in stile gotico, alcune rinascimentali, ma tutte portano a un significato religioso. Troviamo infatti alla base Adamo ed Eva (l’umanità), salendo i Santi e nel punto più alto Dio. Sopra il portale e in molte lunette sono rappresentate scene di vita di Maria.
L’interno del Duomo di Como: una meraviglia che ti lascia a bocca aperta
Il Duomo di Como ha dimensioni imponenti: lungo 87 metri, largo 56, alto 75. L’interno è a croce latina con tre navate e un transetto sormontato da un’imponente cupola. All’interno si possono ammirare preziosi arazzi del XVI e XVII secolo e dipinti cinquecenteschi di Bernardino Luini o Gaudenzio Ferrari. L’abside è interamente occupato dal presbiterio che è sopraelevato di alcuni gradini. Al centro l’altare maggiore barocco opera del 1728 in marmo onice e bonzo. Attorno preziosi stalli lignei scolpiti nel coro. Nel Duomo sono sepolti numerosi religiosi e un laico, Benedetto Giovio, fratello maggiore del noto Paolo Giovio. Nel Duomo di Como è anche presente un prezioso organo a canne Balbiani Vegezzi-Bossi del 1519.
La ‘porta della rana’: la curiosità che attira i turisti
Una curiosità che attira molti turisti è legata alla ‘porta della rana’ che si trova sul fianco sinistro della Cattedrale. La porta di carattere rinascimentale è dedicata al Trionfo della Vergine raffigurata dalla statua posta nel punto più alto della struttura. Le decorazioni sono figure simboliche classiche e statue di santi si alternano a putti, animali, mostri e festoni in un tripudio decorativo che richiama le decorazioni degli edifici lombardi coevi. Guardando bene però sulla sinistra si intravede la scultura di una piccola rana che, secondo la tradizione, ricorda il livello raggiunto dalle acque del lago di Como durante un’esondazione. Dov’è precisamente questa rana? A te scoprirlo, ma non sarà difficile perchè le numerose persone che passando toccano la piccola scultura hanno liso il marmo oscurandolo.
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