Il Lario e le sue meraviglie: trekking nel Parco Spina Verde
Sul lago di Como si cammina! Con il trekking nel Parco Spina Verde ti guiderò lungo sentieri naturali e antichità nascoste che non ti aspetti. Ti va di scoprirle?
Il Parco Spina Verde, di che si tratta
È un parco regionale naturale del Lario. Si estende sulla fascia collinare che sale dalla pianura cittadina di Como e prosegue ad ovest toccando le località di Monte Olimpino, San Fermo della Battaglia, Cavallasca e Colverde. Oltre che meta cicloturistica (te ne avevo parlato in un precedente post) il parco è noto soprattutto per i suoi sentieri da percorrere ed esplorare a piedi, di facile e media difficoltà, adatti proprio a tutti. Gli itinerari segnalati dall’Ente Parco percorrono intere aree d’interesse naturalistico e storico-archeologico, offrono ampie vedute panoramiche del lago di Como e delle linee collinari prealpine, provvisti anche di punti ristoro dove assaporare i gusti della tradizione culinaria comasca. Approfittando della bella stagione vengono inoltre organizzate visite guidate ed escursioni insolite che ti permettono di scoprire il fascino della natura, ad esempio durante le suggestive passeggiate notturne, e dei segreti che si celano dietro le pietre antiche disseminate lungo il cammino.
L’itinerario di cui ti parlo oggi è il “Sentiero Protostorico”, caratterizzato da zone archeologiche che presentano segni e testimonianze della civiltà preromana dei “Golasecca”, tra le più antiche che abbiano mai popolato le terre del Lario.
Come arrivi al Parco Spina Verde?
Dall’Hotel Posta di Moltrasio è molto semplice. Una volta presa la strada Regina in direzione Como e oltrepassato il paese di Cernobbio, prosegui fino alla rotonda vicina al Parco di Villa Olmo; lì svolti a destra seguendo le indicazioni per San Fermo della Battaglia; tenendo la destra allo svincolo successivo imbocchi una salita, al termine della quale giri a sinistra verso la località di Prestino. La via Isonzo è il tuo punto di partenza.
Trekking nel Parco Spina Verde, si comincia!
Dalla via Isonzo prosegui verso sud in via Ronchetto per poi imboccare sulla sinistra via Monte Croce, strada ciottolata in salita circondata da boschi di latifoglie. Superato il serbatoio dell’Acquedotto prosegui fino a raggiungere un tratto pianeggiante dove a sinistra ha inizio in discesa il primo tratto del percorso protostorico.
All’inizio, dopo qualche gradino, compare la Fonte della Mojenica (significa luogo paludoso, dal celtico Muit), una grotta formata da grosse pietre, legata probabilmente al culto sacro delle acque. Ora ti trovi ancora sulla via principale, con la prima area archeologica da visitare in basso alla tua sinistra. Il primo sentiero che scende porta alla Camera Ovale, una grande vasca ricavata dalla roccia, usata forse come silo per la conservazione di derrate alimentari, e, poco più in là, al Roccione di Prestino, con ancora incise le tracce e i solchi di slitte e carri. A destra l’itinerario conduce a due ulteriori diramazioni: scendendo a sinistra troverai due cave, utilizzate per l’estrazione della pietra arenaria; salendo invece a destra sarai al cospetto della Camera Carugo, deputata con tutta probabilità ad attività artigianali.
Ora puoi tornare al sentiero superiore, quello principale, e proseguire a sinistra, lasciandoti alle spalle la Fonte Mojenica. Dopo un breve cammino e qualche curva arrivi davanti alla Camera Grande, formata da un basamento di un edificio di due piani, scavato nel fianco della collina.
Riprendendo il ramo principale e oltrepassando gli imbocchi delle vie già percorse, ti incammini per un tratto per lo più dritto che sbuca nella località di Pianvalle e nel suo antico centro abitato, di cui puoi vedere le fondamenta delle capanne e alcune strutture artigianali risalenti all’età del Ferro. Lì vicino si erge imponente il Roccione di Pianvalle, sulla cui superficie di pietra arenaria rimangono segni dalle forme curiose, probabilmente incise a scopo rituale.
Per conoscere le caratteristiche tecniche e più puntuali dell’itinerario, insieme agli ultimi aggiornamenti sulle attività stagionali, ti consiglio di dare uno sguardo al sito del parco regionale.
Il trekking nel Parco Spina Verde è ricco di percorsi emozionanti e vie alternative, da tenerti impegnato fino al tramonto! Al tuo ritorno all’Hotel Posta di Moltrasio, io e Armando, insieme a tutto lo staff, avremo già pensato ad accoglierti nel migliore dei modi, per esempio con una bella cena al Ristorante La Veranda, per concludere al meglio la tua giornata, trascorsa in uno dei territori più belli del Lario.
Noi ti aspettiamo quindi, a braccia aperte.